OSTEOPATIA ED ENDOMETRIOSI: COME COMBATTERE UNA MALATTIA COSÌ INVALIDANTE?

L’Endometriosi è una patologia che causa l’espansione di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina. Quando si è nella fase del ciclo mestruale definita emorragica (quando quindi si ha il flusso) il dolore pelvico diventa debilitante, portando le donne che ne sono affette a soffrire molto. Oltre a questo l’endometriosi può causare  dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali), disuria (problemi nella minzione), dismenorrea (ciclo doloroso) e in alcuni casi infertilità.

Questa patologia colpisce circa il 6-10% delle donne in età riproduttiva. 

La maggior parte delle donne che ne soffrono riferisce che questa patologia causa un peggioramento della qualità della vita. Questa infatti può ripercuotersi in diversi ambiti: quello fisico – limitando le normali attività quotidiane a causa della presenza del dolore, quello psichico – rendendo le donne più inclini alle emozioni negative, quello sessuale – con dolore durante e dopo i rapporti ed infine quello economico a causa degli alti costi per le terapie.

Il dolore pelvico, tipicamente cronico e ricorrente, è il sintomo principale dell’endometriosi.
Solitamente tende a comparire 24-48 h prima del ciclo, talvolta scompare con l’arrivo del flusso o permane per tutta la sua durata.

Ad oggi non è stata identificata una soluzione definitiva, infatti spesso viene proposto l’uso della pillola anticoncezionale che limita i sintomi e migliora la qualità di vita della paziente. Nei casi più gravi ci si affida alla terapia chirurgica come la laparoscopia (piccoli fori, con accesso chirurgico mini-invasivo) e la laparotomia (incisione, con accesso chirurgico tradizionale), con lo scopo di limitare il progredire della patologia.

Non essendoci un approccio terapeutico di tipo risolutivo la terapia si focalizza sulla riduzione dei sintomi dolorosi. Proprio per questo l’osteopatia può essere una valida alleata abbinata all’approccio tradizionale. 

Il trattamento manipolativo osteopatico va a sciogliere le tensioni muscolari e contrastare la restrizione dei tessuti connettivi dell’utero, della regione del bacino e della zona lombare, riducendo così il dolore legato alla rigidità pelvica. Inoltre, può agire su aspetti vascolari e linfatici decongestionando la regione addominale attraverso tecniche sul diaframma pelvico e toracico. 

Il trattamento manuale attraverso manipolazioni dolci sui tessuti dell’addome e della schiena, anche senza agire su strutture specifiche, si è visto dare benefici diretti sulla percezione dolorifica nei pazienti affetti da dolori cronici. 

In definitiva, ciò che si ottiene è la riduzione del dolore, permettendo così alla donna di vivere più serenamente la propria quotidianità.

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