IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO – PROTEGGERSI DALLO STESS?
Il sistema nervoso autonomo (o sistema neurovegetativo) non è sotto il controllo della nostra volontà ed è formato da una grande rete di nervi che percorrono il corpo per andare verso gli organi bersaglio. Si potrebbe immaginare come una vera e propria rete stradale in cui le informazioni corrono dalle “centraline di comando” fino a destinazione.
Queste centraline sono i nuclei di origine del sistema nervoso autonomo. Da qui, i segnali elettrici che trasportano informazioni partono e arrivano.
Il sistema nervoso autonomo non è unico, ma è formato da due sistemi paralleli: il sistema parasimpatico e il sistema simpatico, quindi in realtà usando la nostra similitudine, la rete stradale è di competenza di due sistemi separati.
- il sistema parasimpatico è detto anche vagale (perché è formato da un lunghissimo e importantissimo nervo, appunto il nervo vago) origina dal cranio (tronco encefalico) e dall’osso sacro. Il nervo vago è predisposto a gestire tutte quelle attività che avvengono preferenzialmente quando il corpo è in stato di quiete. Si parla quindi, della digestione, del sonno, dell’attività renale, del mantenimento di una frequenza cardiaca bassa, della guarigione, della modulazione del dolore e dello stato infiammatorio…
- Il sistema simpatico invece ha le sue centraline di comando lungo tutta la colonna vertebrale ed è il sistema che, rispetto al precedente, viene attivato preferenzialmente quando il corpo è in stato di allerta. Si dice in gergo, in tutti quei meccanismi che sono legati all’attacco e alla fuga. Ad esempio aumenta la frequenza cardiaca, la sudorazione, aumenta l’afflusso di sangue ai muscoli, dilata le pupille, blocca la digestione e aumenta della peristalsi intestinale.
Proteggersi dallo stress | Chi di noi non ha mai provato prima di un esame o di una prova la sensazione di chiusura dello stomaco, tachicardia e impellenza di andare in bagno? Oppure di essere a letto e non si riesce a prendere sonno perché ci si sente svegli e con una leggera tachicardia?
Ecco, in quei momenti sta agendo il nostro sistema nervoso simpatico, pronto per aumentare la nostra capacità di prestazione e attenzione!
Ma Cosa ci interessa tutto questo? E cosa c’entra con l’osteopatia?
Tutto questo ci interessa perché spesso questi due sistemi non riescono a lavorare bene assieme (cattiva modulazione neuro-vegetativa). Quando lo stress in un, periodo della vita, è alto si attiva troppo il sistema nervoso simpatico, che ci rende ipervigilanti, insonni, irrequieti, tachicardici e con difficoltà digestive, fiacchi e con dolori che vanno e vengono…
Cosa può fare l’osteopata concretamente?
L’osteopata può, prima di tutto, aiutarti attraverso l’anamnesi e l’analisi dei sintomi riportati, a comprendere in che situazione si trova globalmente il tuo sistema nervoso autonomo.
In secondo luogo, la letteratura scientifica riporta che alcune tecniche specifiche molto dolci sui tessuti e le fasce o le tecniche cranio sacrali possono aumentare l’attività del sistema nervoso parasimpatico, contribuendo alla modulazione neurovegetativa.
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