SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE 

È veramente tutto nella nostra testa?

Si tratta di un disturbo molto frequente, non legato ad una patologia specifica, che è da considerare come una sorta di “mal funzionamento” del sistema digerente. 

Le persone che soffrono di IBS hanno fastidio o dolore addominale frequente, spesso la sensazione di avere la pancia gonfia appena dopo aver mangiato e sensazione di bruciore e pesantezza nel basso ventre.  Chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile potrebbe avere delle alterazioni nella frequenza in cui va in bagno o nella consistenza delle feci

La causa della sindrome dell’intestino irritabile è sconosciuta e la gestione del dolore viscerale cronico è una grande sfida per i medici. 

Infatti di norma i pazienti fanno diverse indagini strumentali e di laboratorio e frequentemente non si rileva nulla di alterato. Per questo motivo storicamente il disturbo è spesso stato etichettato come esclusivamente di natura psicosomatica. Proprio perché stati emotivi di ansia, grande stress, depressione o somatizzazione fanno peggiorare i sintomi intestinali. 

Questo è assolutamente vero, ma non per questo il disturbo va considerato solo ed esclusivamente come una disturbo “che è nella testa del paziente”. Infatti oggi si sa che i fattori psicologici sono coinvolti, ma la causa della sindrome dell’intestino irritabile riconosce sul piano fisiopatologico una combinazione di fattori fisiologici e psicosociali. In parole più semplici, questo vuol dire che il funzionamento intestinale non è ottimale, anche se non patologico, e che stati emotivi peggiorano il quadro. 

Ciò è dovuto al fatto che il cervello e l’intestino sono collegati dal punto di vista neurologico.

Fattori emotivi, alimentari, ormonali o l’assunzione di farmaci possono scatenare o aggravare i sintomi gastrointestinali. 

Il trattamento medico tradizionale è solo sintomatico e consiste in una modificazione del regime alimentare e nell’assunzione di farmaci.

…E il trattamento osteopatico? Il trattamento manipolativo può:

  • Influenzare il sistema nervoso autonomo, infatti il trattamento cranico ha effetto stimolante sul nervo vago e questo nervo modula il dolore viscerale (nocicezione viscerale)
  • Implementare la comunicazione tra cervello e intestino
  • Migliorare la mobilità viscerale
  • Migliorare la circolazione venosa e linfatica 
  • Migliorare le pressioni toraco addominali 

Quindi si possono avere effetti sui sintomi da un lato ma anche sulla funzionalità.

Certamente il trattamento manipolativo osteopatico non può dirsi curativo o risolutivo in modo assoluto della problematica, ma affiancato al trattamento medico tradizionale, ad una buona cura alimentare, magari coordinata con un dietista o dietologo, gli esiti possono essere molto positivi!

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